Il “terroir” del Collio, è un perfetto connubio fra clima e terreno, combinazione di cui la vite – pianta enormemente adattabile ma allo stesso tempo estremamente sensibile alle condizioni dell’ecosistema in cui vive e si sviluppa – beneficia enormemente. L’impasto tipico è la cosiddetta “ponca”, marna arenaria di origine eocenica, frutto di stratificazioni millenarie ricche di sali e microelementi che conferiscono al vino una specifica e inconfondibile connotazione. Durante la vita in campagna capita di ritrovare testimonianze del nostro passato…
Dal punto di vista altimetrico, il Collio si colloca da 120 a 250 metri sul livello del mare. Le sue basse colline beneficiano sia del clima mite tipico dell’Alto Adriatico che dell’azione della Bora, un vento forte da nord-est. Questa ventilazione contribuisce ad abbattere notevolmente l’umidità atmosferica, rendendo l’aria più pulita e tersa, donando ai vigneti un microclima favorevole alla perfetta e sana maturazione delle uve. Il Collio risulta inoltre ben protetto dalle perturbazioni atlantiche grazie alla presenza delle Alpi Giulie, che formano a nord (ai confini con l’Austria) una barriera naturale contro freddo e piogge.
Zegla è un cru particolarmente vocato: la felice disposizione dei vigneti, orientati con andamento est-ovest, espone le viti in modo ottimale all’irradiazione solare in ogni stagione. I declivi terrazzati di Zegla, tutti di media altezza, incorniciano una piana scarsamente antropizzata, dove la flora e la fauna sono rimaste intatte e beneficiano di un microclima straordinario grazie alle particolari escursioni termiche che tutto l’anno contribuiscono a strutturare ulteriormente le piante, rendendone croccanti i grappoli.